
M.O.I. è un acronimo che definisce gli obiettivi indirizzati ad integrare alcune discipline tradizionali con quelle più moderne, e solo apparentemente distanti. Ovviamente, si devono conoscere bene la fisiologia e la patologia, senza preconcetti e barriere issate, (come purtroppo ancora accade, per i corporativismi duri a morire!), col preciso obiettivo di cooperare ed integrare le conoscenze diverse ai fini della salute individuale e dell’armonia tra uomo ed ambiente.
L’OSTEOPATIA è ormai sempre più una disciplina TRASVERSALE, che attraversa tutti i campi della ricerca medico scientifica , rilevando le disfunzioni a tutti i livelli, dallo strutturale al viscerale, espandendosi anche nel campo della mente e dello spirito, sempre attraverso manualità le più disparate (ed anche contaminate in modo creativo da altre discipline manuali + o – antiche o moderne).
La FASCIA /CONNETTIVO e i FLUIDI sono la parti più importanti , quantitativamente e qualitativamente, del nostro corpo, e L’OSTEOPATIA li considera il punto centrale e globale per comprendere come funzioniamo e come ci ammaliamo, intervenendo a cercare di correggere i processi patomorfici prima che si manifestino in modo organico. Ecco perché essa deve assolutamente accompagnare il lavoro delle medicine biointegrate che utilizzano rimedi naturali e biofisici.
E’ LA PNEI che si manifesta dappertutto, acronimo che potrebbe estendersi oggi, fino a definirsi PNEI-CM, dove CM = CONNETTIVO METABOLISMO, fondamentale per noi osteopati.